la pergamena

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(Fiction)

Anna Battista - COMPLEANNO 2000

Compleanno 2000. Sono in radio.
Tra poche ore sarà il mio compleanno.
Venticinque anni. Tra poche ore sarà il loro anniversario.
Tre anni. Sono nata nel 1975, il primo gennaio 1975. Sono morti nel 1996, il 31 dicembre 1996, o meglio il primo gennaio 1997, a poche ore dall'ingresso del nuovo anno.
Quando ero piccola aspettavo con ansia mista a gioia il mio compleanno. Da quando loro non ci sono più non me ne importa più niente, e non solo del mio compleanno. Non mi importa più niente della mia vita e del mondo intero. Forse è perché li ho uccisi io. Forse.
Sono in radio, stasera mi tocca fare il doppio turno dalle 23.00 alle 3.00 di mattina. A dire la verità nessuno mi obbliga, l'ho chiesto io di venire qui a lavorare, per tenere la testa impegnata, per non pensare a loro.
Inoltre gli altri Djs erano occupati: feste private, feste pubbliche, feste stravaganti, assurde e rumorose, che dureranno giorni, tutte per salutare il nuovo secolo. In radio tutti erano eccitati, non sapevano che dischi mettere. Qualcuno mi ha chiesto consigli, io non sapevo che dirgli. Qualche altro ha deciso di suonare tutti i numeri uno dello scorso secolo, o almeno degli ultimi dieci anni, il che non è facile, ma decisamente più possibile forse. Se alcuni dubitavano delle scelte musicali, altri erano indecisi su cosa indossare: vestiti di materiali futuristici, dalla plastica al titanio sono stati i più gettonati.
L'intero paese è impazzito: a Roma le modelle sfileranno in piazza di Spagna, poi bruceranno i vestiti e ne ingoieranno le ceneri, nel vano intento di cibarsi di ciò che causa la loro anoressia; la laguna di Venezia è stata irrigata di pigmenti fosforescenti che renderanno la romantica e sporca acqua visibile dagli aerei; a Rimini una enorme piattaforma di vetro antiproiettile sorretta da pesanti assi di titanio ricoprirà un tratto di mare e permetterà a i ravers di avere l'illusione di ballare sull'acqua.
Sandra non si è fatta troppi problemi: ha detto che avrebbe indossato il solito tubino nero, perché è un colore che va sempre e poi è di classe, solo che sopra ci ha fatto applicare strass che disegnano il numero 2000.
Sandra, la solita idiota.
Mi ha chiesto di prestarle il mio appartamento per stanotte: a suo dire chi farà l'amore all'inizio del nuovo secolo proverà l'orgasmo più forte e più lungo della sua vita.
Sandra.
Mi chiedo se sia più scema lei o le riviste che legge.
O forse sono idiota io che le ho dato le chiavi di casa mia. Sono in radio e sono le 22:50. Tra un po' tocca a me. Il nastro registrato di Paolo suona ancora, ho tempo per raccattare i dischi da mettere e bere un caffè. "Thank God this year' s nearly over", "Grazie a Dio quest'anno è quasi finito", diceva Moira a Joe nel Cain's Book di Trocchi. Moira era stanca di tutto proprio come me. Mi guardo attorno e, nel disordine generale, trovo qualche bolletta che scadeva oggi, un fax di un'altra radio con gli auguri per il nuovo anno, un fax di una casa discografica con i titoli delle nuove uscite "2000 Kisses", "2000 Pills", "2000", "2000 for you" e altre simili effimere sciocchezze che moriranno la mattina del due gennaio, spegnendosi sulle onde delle radio come candele al vento.
22:55, raccolgo cd e vinili vari, metto il primo vinile che mi viene in mano, indosso le cuffie e aspetto. 22:57 Poche ore al mio compleanno. Poche ore al loro anniversario. Che confusione, che depressione. 22:59, fingo di essere allegra per il mio pubblico.
-- ON THE AIR -
Buona sera e buon secolo a tutti, sono DJ Hello Kitty e questo è il mio programma. A dire la verità, non è la mia fascia oraria, ma gli altri mi hanno abbandonato per festeggiare e quindi stasera siamo soli, io e voi.(ma chi voglio prendere in giro? Ho chiesto io di lavorare. -il disco parte) Allora, stasera cercheremo di riascoltare vecchi e nuovi successi, e se avete qualche richiesta da fare o qualche dedica particolare, se state lavorando e vi sentite soli, beh, telefonate o mandate un fax, il numero è il solito! Intanto eccovi un vecchio successo dei Pulp, "Disco 2000" - Che voce falsa, suono così felice anche se non lo sono, ma non è il caso di deprimere gli altri, meglio lasciarli ai loro festeggiamenti. Chiamatemi Doctor Depression Jekyll e Mr Party Hyde.
Il disco finisce.
-- ON THE AIR -
Let's all meet up in the year two thousaaaaaaaaaaand...
Scusatemi, ma mi sto unendo ai Pulp, nel loro inno. Una canzone adatta a queste ultime ore, vero? Ma dico, vi rendete conto? Finalmente i tipi di cui la canzone parla si incontreranno: voi chi avete deciso di incontrare? OK, OK, OK, ora passiamo a qualcos'altro. Avete letto gli oroscopi? Avete deciso cosa indossare e cosa mangiare? Telefonate per raccontarmelo. Intanto eccovi i Republica con "Millennium", un pezzo uscito lo scorso anno ma che si svolge in queste ore, alla vigilia del 2000. Enjoy! --
Uffa che noia, vedo la luce che mi segnala la prima telefonata e sulle ultime note dei Republica la metto in onda.
-ON THE AIR -
Hello Kitty: Ciao, chi sei? Dicci subito dove sei e cosa stai facendo!
Telefonata: Sono Guido, sono alla stazione di polizia e sto lavorando, stasera sono di turno e vi telefono perché non ho niente da fare.
Hello Kitty: Come, nessuno ti ha ancora chiamato per salvare l'ennesimo tentativo di suicidio causato da ansia pre-millennio o per sventare il furto del secolo?
Telefonata: No, tutto calmo.
Hello Kitty: Che farai allora allo scoccare della mezzanotte?
Telefonata: Andrò di ronda, voglio essere il primo lì fuori a vedere il prossimo secolo. Inoltre non si sa mai, il mondo potrebbe finire per davvero e nel caso vorrei godermi gli ultimi istanti. Vorrei fare una richiesta. Potete farmi ascoltare "Karma Police" dei Radiohead? Quella canzone mi ha sempre ispirato nel mio lavoro!
Hello Kitty: No problem per la richiesta, sarà esaudita immediatamente. Buon lavoro!--
Spengo la telefonata: il solito poliziotto maniaco, maldestro e maledettamente depresso. Ma dico, "Karma Police" la sera del 31 dicembre 1999? Faccio partire un disco a caso e vado a cercare il cd vecchio dei Radiohead. Cavolo, poche ore al mio compleanno. Tutti quelli che mi hanno conosciuto hanno sempre pensato che fosse incredibilmente bello essere nata all'inizio dell'anno, ma per me è diventato un giorno come tutti gli altri. Inoltre nel casino generale delel feste, nessuno si ricorda mai di te e non puoi fare feste megagalattiche perché 1/4 dei tuoi amici sono sbronzi, 1/4 stanchi, 1/4 è andato alla pallosissima settimana bianca e 1/4 è ricoverato in ospedale per la bomba carta che gli si è disintegrata in mano allo scoccare della mezzanotte.
Trovo i Radiohead e li faccio partire senza troppi commenti.
Poche ore al loro anniversario. "Karma Police". Karma. L'unica parola che mi viene in mente adesso e che contrasta inevitabilmente con "karma" è "coma". Karma. Koma. Coma... Li ho uccisi io 3 anni fa, di ritorno da una discoteca di Rimini dove avevamo festeggiato la fine del vecchio anno. Non li ho uccisi con le mie mani, ma con le mie azioni. Erano le prime ore del mattino e lui guidava. Io sedevo accanto a lui sul sedile anteriore. Dietro Chiara e Miriam. Loro erano ubriachi, io un po' troppo fuori, nel vero senso della parola.
Credo fosse Vitamina K, o più comunemente Ketamina, un regalo di compleanno speciale da parte di un amico. Alcuni chiamano la Ketamina "Dio" perché ti tira fuori di te, ti separa dal tuo corpo e permette di incontrare Dio. Ma sapete che diceva Alex in "Arancia Meccanica" su sostanze di questo tipo? "Non sei stato messo su questa terra per vedere Dio" e probabilmente aveva ragione. Dio non lo vidi, ma vidi Mercurio, nel senso che mi sentivo come un flusso di mercurio che si separa e si riunisce. Non mi sono accorta di niente, non sono entrata in contatto con nessun "signore della Ketamina", ma sono solo caduta in un grosso buco nero in stato catatonico.
Mi hanno raccontato che l'auto è uscita fuori strada. Loro tre sono morti e io sono rimasta inconscia per poche ore. Se fossi stata lì avrei potuto soccorrerli, avrei potuto chiamare i soccorsi, ma non l'ho fatto. Quando sono arrivati era troppo tardi. Lui era già morto, Chiara è morta poco dopo in ospedale, Miriam dopo due giorni di coma.
Io me la sono cavata con le ossa della mano sinistra praticamente frantumate, ma nulla di più. Koma. Coma. Questo è stato il mio coma, il dover sentire i rimorsi, le paure e le angosce dopo le loro morti, l'odio dei loro genitori verso di me e il mio auto disprezzo per quello che ho fatto. Il loro odio. Il mio odio.
-ON THE AIR -
Allora, questi erano i Radiohead ed ecco la prossima telefonata in onda.
Hello Kitty: Ciao, chi sei?
Telefonata (voce di una ragazza): Siamo Caterina, Johnny e la posse 2000.
Hello Kitty: Ovvero?
Telefonata: Io sono Caterina, qui con me c'è Johnny, il mio ragazzo e siamo con i nostri amici qui a casa mia a festeggiare.
Hello Kitty: Che bello, una festa tra amici, niente di meglio, eh?
Telefonata: Non proprio: abbiamo appena portato all'ospedale il DJ, sai ha preso una scossa mentre aggiustava le casse. Sai mi sa che non siamo completamente innocenti: dovevamo far rivedere l'impianto della luce entro il 98, ma non lıabbiamo mai fatto. Ah ah!
Hello Kitty: Erm, birichini, spero non sia nulla di grave. Posso fare qualcosa per voi?
Telefonata: Visto che sei una dei pochi DJ in radio oggi, ci puoi metter un po' di jungle? Noi ci vogliamo divertire e ballare, ma quell'idiota si è elettrizzato.
Hello Kitty: Ok, vedrò di accontentarvi, ma poi cosa farete a mezzanotte?
Telefonata: Andremo all'ospedale a riprenderci il DJ e trasformeremo il posto in una mega possee commemorativa per il nuovo anno.
Hello Kitty: Bell'idea, party people! Allora ecco per voi una colonna sonora tutta jungle.
Telefonata: Siamo la POSSE 2000, p-o-s-s-e-e-e-e-e-e ...
Taglio la telefonata perché è troppo idiota: un gruppo di assassini, speriamo che vengano ricoverati in neurologia. Per loro sarebbe meglio "Panic" degli Smiths, dal momento che ineggia a "impiccare il DJ" e loro lo hanno quasi fatto. Che tipi.
Sfilo un cofanetto jungle già mixato e pronto all'uso dalla pila di cd alla mia destra e lo faccio partire. La jungle è euforia, ma è zeppa della disperazione degli anni 90, quindi mi pare una buona scelta metterla a fine secolo.
Poche ore al mio compleanno.
Sono tre anni che non lo festeggio come si deve, ormai non ne sento più il bisogno.
Lui, o meglio loro, i miei amici, non ci sono più. Sono tre anni che ho abbandonato i colori fluo e sgargianti. Ora vado solo vestita di verde militare. Qualcuno mi chiama "milizia" o "commando" e mi prende in giro. Chi se ne frega. Tutto è guerra in questo mondo, in questo secolo, in guerra perenne, ergo sono terribilmente trendy nella mia depressione. Anche qui in radio c'è una guerra, seppure questa è una guerra di suoni, ma è pur sempre guerra.
Poche ore al loro anniversario.
Chiara e Miriam erano mie amiche di vecchissima data, ragazze OK, assieme formavamo un trio formidabile e l'una tirava le altre fuori dai pasticci nel momento del bisogno. Lui, beh, lui era la persona più speciale che io abbia mai amato. Ho sempre pensato che se una coppia va d'accordo si possa scoprire sulla pista da ballo di una discoteca. Noi eravamo i più coordinati, quindi quelli che si amavano di più. Coordinazione in pista uguale coordinazione nella vita, id est, massima coordinazione a letto.
Tre anni sono passati veloci dopotutto, proprio come i ritmi di questa compilation. Faccio partire i dischi meccanicamente. La compilation sgrana ritmi jungle a manetta.
Mi tolgo le cuffie per un attimo. Il mio sguardo cade su un angelo di plastica racchiuso in una boccia di vetro nella quale scende luccicante porporina. Sotto la base della palla di vetro c'è scritto "Natale è amore". Guardo l'angelo nella boccia e cerco di dirgli che non c'è amore nel mondo, ma mentre mi concentro sulla figurina nella palla il mio sguardo si posa su una rivista sotto la boccia. Sulla copertina della rivista c'è una strada gialla, come quella di mattoni gialli che attraversava il magico mondo di Oz. La linea dorata attraversa una collina verde smeraldo e il cielo è rosso fuoco. Il titolo della rivista è "Apocalisse 2000". I titoli sulla copertina annunciano "Nostradamus 2000", "Oroscopo 2000", "Miracoli e rituali del nuovo secolo", "Previsioni generali per il nuovo secolo".
Ha l'aria di essere un incrocio tra una rivista di una strana setta religiosa e una rivista di quelle sciocche dirette agli adolescenti. La sfilo e la apro alla pagina dei rituali del nuovo secolo. Ci sono tanti piccoli paragrafi che seguono le lettere dell'alfabeto A per esempio sta per amore, D per droghe, S per sesso. E' in questıultimo paragrafo che viene descritta la pratica orgasmica che Sandra sta per mettere in atto. Ogni paragrafo si riferisce a un particolare rituale da fare. Rovescio gli occhi al solo pensare alla demenza di Sandra, ma quando li riabbasso l'occhio mi cade sulla lettera R.
"R come Risurrezione" recita il paragrafo.
"Se avete perso una persona cara e volete che torni, suonate all'incontrario il Requiem di Mozart all'esatto scoccare della mezzanotte, pensando intensamente a quella persona. Il rituale funziona solo con persone scomparse meno di cinque anni fa, inoltre la musica dovrà essere ascoltata da almeno un testimone". Certo che le provano tutte. Questa è così stupida che neppure Sandra potrebbe caderci... No.
La luce che segnala le telefonate si riaccende. Indosso di nuovo le cuffie, abbasso il volume della compilation e faccio partire la telefonata.
- ON THE AIR -
Hello Kitty: Ciao, chi sei?
Telefonata: Sono Stella e sto per morire.
Hello Kitty: Ciao Stella, ti prego, non morire, almeno fino a che non mi hai detto cosa sta succedendo.
Telefonata: Sto morendo di paura, sono sola in casa a alla TV hanno appena detto che i morti torneranno in vita allo scoccare della mezzanotte.
Hello Kitty: Oh, no, Stella, non preoccuparti, sono tutte sciocchezze. Perché non cambi canale e vedi quella sfilata da Piazza Di Spagna in cui le modelle bruciano i capi degli stilisti famosi e ne ingoiano le ceneri in diretta? Doveva essere in onda stanotte, no?
Telefonata: Forse hai ragione, sai? Senti, per rassicurarmi e tirarmi su perchè non mi metti "The Living Dead" dei Suede? Ciao e buon anno!
Hello Kitty: Richiesta ricevuta Stella. Buon anno anche a te. I Suede appena dopo il jingle --
Il mondo è pieno di pazzi e disperati, è evidente, "The Living Dead" per tirarsi su? Che gusti! Premo il pulsante del jingle pubblicitario e mi tolgo le cuffie di nuovo.
Sono le 23.45 Mi verso dell'altro caffè mentre il jingle continua. Torno alla mia postazione metto i Suede.
15 minuti all'ora fatale. L'anno 2000 è quasi qui.
Apocalisse? Fine del mondo? Peste? Guerre? Cosa succederà?
Credo che saremo tutti qui come al solito, a pensare che non era poi quella grande cosa che noi ci aspettavamo fosse...
Guardo di nuovo il giornale aperto alla pagina con i rituali del 2000. Lo sguardo fermo sul paragrafo riguardante la risurrezione. Che cavolata. I Suede finiscono.
Anche se musicalmente non c'entrano niente metto "Students of the Future (Notradamus: The Revelation - Rufige Cru Mix)" dei 4Hero con la mitica frase "Nostradamus tells us the world will finally come to an end", giusto per far spaventare quella poverina ancora di più.
Poi metto su una cassetta mixata e preparata. Non ho più voglia di mettere dischi, l'unico degno in questo momento sarebbe "Fuck the Millennium" dei KLF, già, forse dovrei mandare a quel paese il vecchio secolo e guardare avanti, ma non ce la faccio.
23:50. Fra dieci minuti è il mio compleanno. Fra dieci minuti è il loro anniversario.
E se funzionasse?
NO, a credere a quelle baggianate finirei peggio di Sandra. Ma poi, se non ci provo... chi se ne frega, là fuori è pieno di creeps a freaks... non farei nulla di male se...
Mi alzo di scatto, corro allo scaffale dove teniamo la musica classica.
I dischi di musica classica sono sempre in ordine perché qui in radio li usiamo poco.
Se li usiamo, li usiamo come vassoi o usiamo le copertine come block notes o roba simile, mai per ascoltarli.
M... M... Mozart, "Requiem", beccato.
23:55, torno alla mia postazione.
Metto il requiem su un piatto, metto nel cd player "I am the Resurrection" versione Live degli Stone Roses.
23:58, 57 secondi.
Ho le cuffie alle orecchie e il dito indice della mano sinistra pronto a far partire l'audio del requiem, il dito indice destro sul cartone centrale del requiem pronto a mandarlo al contrario.
23:59, 57 secondi.
23.59, 58secondi.
24.00!!!!
requiem parte, triste e sinistro, stridente dal momento che lo suono all'incontario.
Penso a Chiara, Miriam e a lui, intensamente.
Mi aspetto che una luce accecante mi investa e che i miei amici riappaiano come per magia e che quei tre anni si cancellino in tre secondi, ma non succede niente.
Penso al testimone, forse non c'è nessuno ad ascoltare la radio in questo momento.
Il rituale non ha funzionato.
Spengo il requiem, metto su gli Stone Roses. Mi alzo e vado in regia.
Tom sta dormendo, naturale, dal momento che ha accanto a sé 3 bottiglie vuote di spumante. Lo lascio dormire. Metto la regia automatica, tanto penso che per stasera ne ho abbastanza e una cassetta mixata mi salverà da sprecate ore di veglia musicale.
Scrivo un biglietto a Tom che recita un semplice "Felice Anno 2000" e torno alla mia cabina, riprendo la mia borsa e decido sia meglio rimanere in radio, visto che a casa non posso tornare a causa di Sandra.
Mi tolgo le scarpe e mi distendo sul divano all'ingresso dove mi appisolo.
Questo è il mio venticinquesimo compleanno, questo è il loro terzo anniversario.
Felice anno 2000 a me.
Un rumore di chiave nella toppa mi risveglia.
E' DJ Sam.
Mi dice che posso andare anche a casa, sono le 3.15 e il suo turno sta per cominciare.
Gli chiedo com'era la festa dove è andato: mi spiega che i bastardi che lo hanno chiamato non hanno aggiustato l'impianto di sicurezza della luce e che ha preso una scossa dalle casse. Gli idioti lo hanno portato in ospedale incosciente uno stato in cui è rimasto per alcuni minuti. A suo dire gli idioti lo hanno poi ripreso e riportato alla festa, dove ha continuato a macinare dischi per tenerli buoni. Gli do' un' amichevole pacca sulla spalla e gli chiedo se gli idioti andavano sotto il nome di "Posse 2000".
"E tu come lo sai?" mi fa stupito.
"Sono diventata una sensitiva allo scoccare della mezzanotte!" gli rispondo strizzandogli l'occhio.
Sam sorride e mi dice che è meglio se vado a casa, il taxi con cui è venuto lui è giù che mi aspetta.
"Felice Anno Hello Kitty", aggiunge.
"Felice Anno Sam".
Esco.
Nel taxi il tipo che guida è su di giri, non perché abbia bevuto, ma perché è allegro.
Mi comincia a raccontare della nottata passata di turno e di tutta la gente che ha portato a feste di tutti i tipi. Ridendo mi dice che un tipo gli ha predicato la fine del mondo, poi mi racconta in particolare di una donna incinta che stava per partorire nel taxi, dal momento che un gruppo di matti ballava davanti l'ospedale gridando "La Posse 2000 è divina".
Che casino.
Aggiunge poi che, accendendo la radio a mezzanotte ha addirittura sentito un disco al contrario.
"Che razza di matti!" conclude mentre io gli sorrido nello specchietto, pensando che io di matti per oggi ne ho conosciuti abbastanza.
Sotto casa mia lo pago "Felice secolo, amico", gli faccio. "Anche a te" ribatte sorridente.
Il palazzo è nel più completo silenzio, qualcuno è forse già a letto, qualcuno non è ancora tornato e non lo farà per almeno qualche altra ora, qualcuno è in vacanza all'estero.
Salgo al terzo piano con l'ascensore che fa un sinistro rumore singhiozzante. Il pianerottolo è buio. Trovo le chiavi a stento nella mia borsa e spero in cuor mio che Sandra e compagno se ne siano già andati.
Apro la porta. Dentro è buio, accendo la luce e...
ci sono almeno una cinquantina di persone, palloncini e robe simili tutto intorno, voci che cantano e parlano.
Sandra è al centro di tutti che sorride sorniona.
Che idiota che sono: Sandra voleva le chiavi di casa per organizzare una festa a sorpresa per me e non per quello sciocco rituale che... oh, no, mi vergogno di me, per avere dubitato di lei e per aver creduto in quelle sciocchezze.
Sandra mi abbraccia, mi prende per mano e mi porta davanti al tavolo della sala da pranzo dove c'è la mia torta di compleanno, un grosso disco di marzapane arancione con su disegnato il gattino giapponese Hello Kitty con le cuffie a una consolle.
"Buon Compleanno Hello Kitty" completa il tutto con 25 candele.
Sono stupita e commossa.
Sandra mi si avvicina "E' il momento per fare pace con te stessa e con gli altri, di vivere, non credi? E' ora di festeggiare e di spegnere le candele", mi dice. Riconosco la voce di Bert che mi grida di spegnere le candele, ma prima di esprimere un desiderio, ma "Un desiderio degno del nuovo secolo", precisa.
Mi avvicino al tavolo, chiudo gli occhi, penso, prendo fiato e spengo le candele.
Oggi è il mio compleanno, oggi è il loro anniversario.
Tutti applaudono. Qualcuno tira dei regali a destra e sinistra.
Spero che nessuno abbia vomitato sul divano nuovo.
Sandra e Bert mi stanno l'una a destra, lıaltro a sinistra.
Apro la bocca e comincio a parlare "Vorrei ringraziare tutti per questa magnifica sorpresa e per..."
"Driin", suona la porta.
Sandra va ad aprire, è Sam che ci ha raggiunti dopo aver chiuso la radio. Dice che Tom è già a parcheggiare e sta salendo, intanto lui mi bacia e mi fa gli auguri.
"Vorrei ringraziare tutti per..." ricomincio, ma il campanello mi interrompe di nuovo.
Questa volta vado io. Sarà Tom.
Metto la mano sulla maniglia della porta, ma è in quel momento che provo una sensazione strana: mi sento come la bambina di cui raccontava De Quincey nelle sue Confessioni, che caduta nel fiume e in procinto di annegare vide un lampo di luce e poi la "solenne apocalisse della sua vita passata".
Forse sto per morire e rivedo la mia vita scorrermi davanti, come un film mandato avanti e indietro. Mi vedo a scuola, mi vedo a casa, mi vedo in radio, rivedo l'incidente dei miei amici, ma le immagini si mescolano agli avvenimenti del secolo passato: due guerre mondiali piene di odio e di stragi razziali; un muro crolla; bombe esplodono, ma i colpevoli non vengono mai fuori; un aereo si infiamma nel cielo; un cormorano immerso in una pozza di petrolio lotta per la vita; un giovane in una piazza tenta di fermare un carro armato; guerre di minore entità scoppiano, ma il sangue versato è sempre lo stesso, quello degli innocenti; navi cariche di clandestini solcano il mare; una principessa muore e pochi giorni dopo di lei una suora che ha dato la sua vita per gli altri, ma l'attenzione del mondo resta fissa sulle foto della triste principessa e la piange; le scoperte della scienza avanzano portando speranze clonate di un futuro migliore; un presidente commette un grave errore e distrae il mondo con altre guerre e altre paci; governi crollano e si ricostituiscono.
Eventi di fine millennio fratturati, decontestualizzati e cuciti insieme come campionamenti in un pezzo dei Coldcut e dei Bentley Rhythm Ace si accavallano. Succede tutto in un attimo come se il legno della porta fosse lo specchio della mia vita e lo specchio del secolo.
Cornucopia astrale zeppa di anni, il secolo vomita tutti i suoi contenuti.
Il secolo muore.
Nietzsche scriveva della morte della tragedia, io di quella di un secolo che non sopporto più.
Apro.
Non è Tom.
Sono Chiara, Miriam e con loro c'è anche lui.
Sono come li ricordo l'ultima volta che li ho visti.
Sono terrorizzatamente felice.
Mi urlano in coro "Buon Compleanno! Felice 2000" Chiara e Miriam si precipitano tra gli altri.
Lui rimane con me e mi abbraccia.
"Te Deum", penso in cuor mio, piangendo e ringraziando perché i miei amici sono tornati e sono di nuovo con me.
Questo è il nuovo secolo, un secolo in cui i vecchi peccati non sono stati dimenticati, ma sono stati perdonati, i nuovi non sono ancora stati commessi e spero non vengano commessi lasciando le nostre coscienze pulite come quelle dei bambini.
Come dicevano gli Stone Roses "the past is yours, the future's mine". Il futuro è mio e farò del mio meglio per saperlo vivere in ogni suo istante senza cadere negli errori del passato.
"Ille futuro meum est" parodio Procopio e il suo "Illa futura meast", mentre piangendo guardo chi amo. Oggi è un giorno degno del nuovo secolo.
Oggi è il primo gennaio del 2000.
Oggi è il mio compleanno.
Felice Secolo.
Felice Anno.
Felice Compleanno.




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