la pergamena

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(Fiction)

Gabriele Damiani - UNO DI QUELLI

Dino era uno di quelli.
Io non avevo nulla contro di lui, perché non allungava le mani. Poi un bel giorno arriva e si confessa.
"Gianni, sono sieropositivo".
Forse credeva che gli fosse amico. In un certo senso era vero. Ma cazzo, l'amicizia non la si deturpa con l'hiv. Feci il mio dovere e raccontai tutto al principale.
"Ma che è scemo, questo", saltò su il gran capo, con sacrosanta indignazione.
Lo mandò a chiamare.
"Senti Dino, è vero quello che dice Gianni?".
Il frocio mi scoccò un'occhiata di sguincio. "Cioè?".
"Che sei sieropositivo".
Divenne bianco. Poi paonazzo. Poi si mise a tremare.
"Sì o no?", lo incalzò il principale.
"Sì".
"Be`, allora tu da qui te ne vai".
Il gran capo dimostrò davvero due grosse palle. Il padre di Dino era direttore all'ufficio delle imposte. Licenziare quella checca significava di sicuro procurarsi qualche guaio.
Per due giorni non successe niente. Il terzo giorno la notizia era nelle pagine di cronaca. Dino si era buttato dal ponte di Belvedere, che da noi è il ponte dei suicidi.
Quando venne in ditta, il principale mi chiese: "Hai letto il giornale?".
"Sì".
Scosse la testa. "Frocio e impastato di aids, ce lo siamo tolto dai coglioni giusto in tempo". Sorrise. "Abbiamo proprio avuto un bel colpo di culo".
In effetti.




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