la pergamena

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(Fiction)

Andrea Monti - UNA DONNA INCAVOLATA

E così lui, finalmente, come era comparso, si era levato dai
piedi e, da quel cafone che era, manco "ciao" si era sprecato a
dire...

Ma, in fondo, cosa ne sapeva lei di lui? di 'sto gran fijo de
'na mietitrebbia, sempre con lo zaino dietro la porta per
scappare prima dell'ennesimo sfratto per morosità!!

Niente, assolutamente niente (nemmeno la polizia ne sapeva
nulla, peraltro, di quel soprammobile per ghigliottine usate).

Le si era messo sul piloro per via del sorriso a denti cariati,
e il ricordo di quello spettacolo non l'abbandonava mai
(soprattutto a pranzo... che digiuni!!). E come l'acqua delle
fogne ti perseguita col suo fetore, così lei ne trovava tracce
ovunque.

Lui si chiamava Geronimo, ma per darsi un tono si firmava Jerry,
parigino verace de Centocelle.

Per un po' era stato usciere alla mensa dell'Università di
Matera e lì, all'ora di pranzo, l'aveva conosciuto.

Poi un bel giorno (mai bello abbastanza!) il turzo lascia il
posto.

Quando una donna è incavolata è pronta a fare qualunque cosa ...
Così, grazie a qualche piccola bugia e ad un brigadiere dei
Carabinieri, costei era riuscita ad ottenere il recapito
telefonico della sua dimora parigina - dove viveva in soggiorno
obbligato.

E sempre più spesso, con frequenza quasi maniacale, si ritrovava
a comporre quel numero, a qualsiasi ora del giorno e della
notte, nella speranza - vana - che lui rispondesse. Voleva
indietro le forme di pecorino che gli erano state prestate...

Ma quella situazione non poteva continuare: lei non poteva
consumarsi dietro ad una chimera, lo sapeva bene.

Sull'onda dell'impulsività si recò quindi presso un'agenzia di
viaggi e, dopo aver scelto accuratamente un albergo a Parigi,
prenotò una stanza. Il corso futuro della sua vita casearia
sarebbe dipeso da pochissimi giorni trascorsi fuori casa. Ne era
cosciente.

Poco più che ventunenne, ella collezionava formaggi; se avesse
rivelato il motivo della sua partenza, i suoi (genitori, non i
formaggi - n.d.a.) non l'avrebbero certo lasciata andare. Anzi,
non l'avrebbero lasciata andare comunque. Doveva allontanarsi
senza dir nulla e non sapeva se, una volta tornata, quella
sarebbe stata ancora la sua casa assieme al suo Auricchio
d'annata...

Perché il suo sentire la spingeva a rischiare tanto per un po'
di pecorino, per una formaggia che forse non odorava neppure?

Da ormai un anno Jerry era in soggiorno obbligato: nel frattempo
poteva essersi mangiato tutto il formaggio ...

Ma questa ipotesi la faceva soffrire a tal punto, che si
rifiutava persino di accettarla, sebbene in una delle tante
telefonate notturne fosse pure incappata in una voce non proprio
maschile... Cosa ci faceva una donna, alle tre di notte, in casa
di un uomo? Mangia il pecorino, ovvio, no??

A siffatto interrogativo aveva cercato - e trovato - risposte
che non le procurassero sofferenza. Arrivò a convincersi di
essersi sbagliata nel comporre il numero! Una cosa che una donna
incavolata riesce a fare meglio di chiunque altro è mentire a
se stessa, anche di fronte all'evidenza.

Finalmente Parigi. Aveva viaggiato in treno tutta la notte ed
era molto stanca. Stanca anche di pensare al formaggio; forse
era ora di passare ai prosciutti, chissà ....

Trasse dalla borsa una stozza avvolta nella pianta della ville
lumière, cercando di individuare, fra le macchie di olio, il
luogo in cui sorgesse il suo albergo. Si fermò per un attimo a
riflettere sulle strade da percorrere; poi, però, entrò spedita
nella cabina telefonica lì a pochi passi. Inserì
nell'apparecchio una moneta da cinque franchi ("con tutti sti
soldi mi ci compravo una forma intera!" - pensava) e compose
quel numero che tante volte aveva composto. Ma, questa volta,
Jerry rispose...

...E circa quattro mesi più tardi, in un piccolo alimentari di
campagna, la donna incavolata e monsieur Geronimo si
scambiarono il pecorino, promettendosi di non rivedersi mai
più...

Viva l'insalata...




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