la pergamena

  Rivista Letteraria - Literary Review
    virtuale

» Narrativa
(Fiction)

Mauro Smocovich - Il Bambino nello Specchio

"Apri la porta al tuo papà."
Le nocche della mano toccano il legno un paio di volte. Il rumore è leggero e veloce ma rimbomba nell'eco di due boati. Nella testa dei bambino.
"Apri la porta, prendiamo due pizze e guardiamo la tv da buoni amici." La voce è supplichevole. La maniglia gira lentamente. "Non devi chiuderti a chiave, tesoro. Sono il tuo papà."
Papà...
Il bambino fa per convincersi, in fondo è suo padre... si muove verso la serratura e scorre davanti allo specchio del bagno.
L'immagine è un attimo.
Striscia sul vetro che la rimanda agli occhi dei piccolo.
E' un colore. Il rosso sul suo viso gonfio...
E' un odore di narici otturate in fili di muco. Un sapore dolciastro sulla bocca dolore.
Una macchia di pensiero e saliva. Capillari rotti e pelle che scoppia.
Il bambino nello specchio non sembra lui. L'uomo della porta non sembra papà.
"Vuoi aprire la porta? Sto perdendo la pazienza." La voce s'è fatta piú dura.
Il bambino apre la bocca. La parola esce prima dei pensiero:"No." Intravede quel bambino macchiato nello specchio rispondere per lui. Si morde le labbra riaprendo una ferita. Il sapore lo fa tremare. No. papà. no.
Al di lá del legno, un respiro trattenuto.
All'improvviso una violenta spallata gonfia la porta minacciosa. La voce è urlata, pesante, biascicata nell'alcool serale. Arriva alle orecchie dei bambino come un'ennesima sberla:
"Allora. adesso sfondo la porta e ti fracasso la testa nel cesso!"
Il bambino è rannicchiato in un angolo. Tra la ceramica bianca. Un bianco sporco, che non riflette.
Lontano dalla porta.
Lontano dallo specchio.




» Torna all' Home Page