la pergamena

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(Poems)

Francesco Di Rocco - Senza Titolo

Vincitore del Premio Internazionale "Cittá di Tocco da Casauria" '98
Sezione poesie inedite "Gennaro Manna" - Terzo classificato
Poesie tratte dalla Silloge "Dicta Nocturna"


1

Io sono il tempo
perché il tempo è passato
Io sono la notte
perché la notte è arrivata
Io sono la memoria
perché i ricordi hanno
le stesse stagioni
Io sono il silenzio
perché l'ultima parola
è stata dimenticata.

Allora aspetteró il ritorno
del mio altrove
quando passeranno tutte
le notti.
perché noi abitiamo una goccia
di sudore, perduta nell'infinito
Allora saranno parole
Mai dette


2

Ma la notte è l'eco del cuore
E non voglio sentire
perché i brividi
non abitano piú qui
Poi verranno gli stessi
sguardi
lasceranno le stesse nebulose
Tornano domani a riprendersi
tutti i miei respiri.

E sará la notte a farmi tremare
le labbra
mentre ricorderó una finestra
al calar della sera.
Mentre palpita il mare
Al di lá della luna.
Eppure sono io il vecchio
muro che nasconde le rondini
che vengono da lontano
Adesso è l'ora dell'orchestra
del vento sui capelli.

Per me, il nulla impazzito
per il triangolo del Cigno


3

Parlano di noi, della mia nascita
Del tuo sonno, delle nostre mani
Nel freddo della notte
di quest'amore creato
tra bolle di sapone
e l'impeto del sangue

Ridono di noi, dei nostri sogni
Appoggiati sulle alture
del nostro corpo risorto
nell'umiditá della morte.
Nella visione del mare
che nutre e denuda il cerchio
di Osiride

Qui nel tempio della primavera
parlano di noi, delle nostre tempeste
che salpano nel vuoto
fino a partorire l'estate
senza tempo

Parlano e ridono di noi
che impariamo le stagioni
ascoltando usignoli
mentre, lentamente
usciamo di scena dopo un ricordo
dopo una cometa passata per caso
prima di un'eco spettrale preso
a pugni nel corridoio della notte.